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Cucinare è un’attività che svolgiamo tutti i giorni, a volte anche più volte al giorno.
È di primaria importanza quindi, avere un buon fornello che garantisca sicurezza e limiti i consumi. Negli ultimi anni, grazie ai suoi numerosi vantaggi, ha avuto un grande successo la cottura a induzione. Ma cos’è un piano a induzione, come funziona e quali sono le sue caratteristiche?
Il fornello a induzione sfrutta il calore generato dall’energia elettrica per far cuocere gli alimenti piuttosto che il gas. È senza dubbio un metodo di cottura molto più sicuro rispetto ai fornelli a gas in quanto il cibo viene cotto attraverso campi elettromagnetici generati dalle bobine posizionate sotto il piano in vetroceramica.
I piani cottura a induzione si attivano unicamente nel momento in cui si colloca sopra un recipiente e sono forniti di un timer per regolare la potenza ed impostare la temperatura più adatta ad ogni preparazione che va da 60° a 240°. Il calore andrà a scaldare soltanto il fondo del contenitore mentre la zona circostante quella di cottura resterà completamente fredda. In più, quando si rimuove la pentola, il riscaldamento si spegne immediatamente. Molti modelli dispongono di funzioni più avanzate che consentono il blocco dell’accensione casuale, il raffreddamento rapido della zona cottura e altri sistemi di sicurezza.
La piastra a induzione riduce i tempi di cottura e i consumi
Quando si ha poco tempo da dedicare alla preparazione dei cibi, avere una un fornello che scaldi rapidamente è essenziale. I tempi di cottura della piastra a induzione sono minori rispetto ai piani cottura tradizionali, poiché non c’è la dispersione di calore che normalmente si produce con la fiamma dei sistemi a gas. Il risultato è che ci vuole meno tempo per cuocere gli alimenti e di conseguenza anche i consumi sono ridotti. I migliori piani a induzione portano a bollore due litri di acqua in circa 6/7 minuti. Secondo alcune stime il tasso di rendimento, rispetto a un sistema a gas, sfiora il 90%.
Nel caso in cui il fornello a induzione utilizzi più zone cottura contemporaneamente, potrebbe essere necessario richiedere un incremento della potenza perché quella già disponibile potrebbe non sufficiente a soddisfare il fabbisogno ed il contatore scatterà frequentemente. È opportuno portare i kW iniziali fino a 4,5 o 6 kW.
Piano cottura a induzione: attenzione alle pentole e alle padelle che utilizzate
Passare alla cottura a induzione significa anche controllare tutte le pentole e padelle che avete acquistato negli anni in quanto non tutte sono adatte a questo tipo di cottura.
A causa del meccanismo che si basa sul campo elettromagnetico, per poter funzionare con un piastra a induzione, i recipienti devono avere un fondo realizzato in materiale ferroso come ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox.
Non vanno bene invece materiali quali alluminio, vetro, rame, ceramica o porcellana.
Per essere sicuri che la pentola o la padella sia adatta alla cottura a induzione, basta consultare l’etichetta descrittiva di accompagnamento: se è presente un simbolo simile ad una serpentina, si potrà utilizzare senza problemi.
Questo tipo di piano cottura, disponibile su richiesta per le cucine a scomparsa di Soluzioni Salvaspazio, rappresenta un modo del tutto nuovo di cucinare, consentendo anche a chi ha poco tempo da trascorrere dietro i fornelli di preparare deliziosi piatti!