Sommario
Quando si vive in un monolocale o comunque si ha a che fare con spazi limitati, organizzare la casa in modo razionale è importante per sfruttare al meglio ogni centimetro quadrato! Negli open space in cui devono convivere soggiorno e cucina, talvolta anche la camera da letto e la zona studio, si possono utilizzare le pareti divisorie. Ce ne sono diverse tipologie, dalle più semplici e leggere fino a veri e propri pannelli scorrevoli che vengono posizionati in modo fisso.
Ecco qualche consiglio su come sfruttare le pareti divisorie per ottimizzare gli spazi in casa e quali vantaggi offre questa soluzione.
Perché utilizzare la pareti divisorie in casa?
Le pareti divisorie sono utilissime per creare un’organizzazione migliore in un open space oppure in un monolocale, dove c’è la necessità di suddividere gli ambienti, in particolare la zona giorno e la zona notte. A seconda della soluzione prescelta, ci sono vantaggi non solo dal punto di vista dell’abitabilità ma anche per quanto riguarda i consumi energetici: per esempio, a seconda della zona in cui ci si trova si utilizzerà una sola fonte di illuminazione e, in alcuni casi, anche una sola fonte di calore invece di disperdere l’energia in una stanza molto grande.
E c’è il vantaggio di poter accogliere gli ospiti nella zona giorno, senza trovarsi nell’imbarazzo di mostrare la propria zona notte!
Come scegliere le pareti divisorie fisse
Le pareti divisorie fisse possono essere di diverse tipologie e si rivelano utili per suddividere in modo definitivo un open space, un monolocale o magari un ufficio ricavato da un loft o da un ambiente unico. Le classiche pareti divisorie sono quelle in cartongesso, leggere e facili da installare con un investimento contenuto: si tratta di una soluzione piuttosto rapida, generalmente in una sola giornata di lavoro è possibile costruire una parete in cartongesso, magari anche dotata di prese elettriche se ce ne fosse bisogno.
Una soluzione più scenografica è invece la scelta di un pannello scorrevole, che consente di separare in modo netto gli ambienti chiudendosi proprio come una porta (questo significa che anche rumori e odori rimarranno separati proprio come se si trattasse di due stanze diverse). L’intelaiatura può essere di tantissimi materiali (vetro, laminato, legno, persino carta o tessuto per soluzioni originali) e si può scegliere tra un effetto vedo-non-vedo, una soluzione a vista oppure completamente coperta.
Come disporre pareti divisorie mobili
Se invece cercate una soluzione più snella e meno definitiva, ci sono tante altre opzioni.
- Una libreria double face può essere utilizzata come parete divisoria. In questo caso avrete anche un altro vantaggio perché la libreria diventerà non solo un divisorio nella stanza ma anche un posto dove sistemare oggetti, libri e soprammobili.
- Anche un armadio può fungere da divisorio in un open space, meglio se progettato su misura per evitare che sembri un mobile piazzato a caso nel mezzo della stanza!
- I classici paravento di ispirazione orientale sono una soluzione semplice, poco ingombrante ed economica per creare un ambiente separato all’interno di un open space.
- Le tende, meglio se pesanti e oscuranti (non quelle che svolazzano, per intenderci), possono essere un modo molto chic di separare la zona notte dalla zona giorno.
Tutte queste soluzioni sono molto veloci da realizzare e hanno il vantaggio di poter essere anche eliminate per sfruttare l’ambiente nel suo insieme se ce ne fosse bisogno.